2010 autumn – foresta di Cuma
La foresta di Cuma si estende per circa 10 km sul litorale nord ovest flegreo sulla sua spiaggia i greci approdarono per fondare la colonia più antica e settentrionale della magna Grecia 730 A.C. I coloni condotti da Ippocle e Megastene seguirono una colomba in volo o un fragore di cembali ,guidati dal Dio Apollo. Cuma fu centro d’irradiazione culturale , documentata da schemi urbanistici e modelli architettonici greci , con la diffusione dell’alfabeto di culti e prodotti artigianali.
La foresta di Cuma oggi è costituita da: un ambiente dunale lungo la costa, ricoperto da una fitta vegetazione di macchia mediterranea, ginestre, mirto, erica, lentisco, una lecceta millenaria e un ambiente lacustre. Alla fine del mese di maggio dopo il tramonto si può assistere alla danza di migliaia di lucciole. Lungo i sentieri affiorano resti delle civiltà egizie, greche, romane.
"lasciare l'ego da parte e diventare strumenti della natura, dare risalto a lei più che a noi stessi". R. De Gregorio
La forza e l'attrazione di "Averno" è generata dal rapporto,mentale e storico,tra natura e simbolo e deve a una lunga tradizione la sua forza evocativa.
(coronide) ruota di relazioni dove le opere vanno a contaminare e vengono contaminate dalla sua storia semantica.”Mimmo Grasso”.
2010 spring – lago d’averno
Il lago d’averno è un lago di origine vulcanica “…vi era una caverna profonda ,sassosa ed immensa per vasta apertura ,difesa da un lago nero e da tenebre di boschi, sopra il quale nessun uccello poteva impunemente stender le ali : si fatto alito si levava fino alle volte celesti, esalando dalle nere bocche ;dal chè i greci chiamarono il luogo col nome Aornon”.Ora il lago si presenta come una stupenda visione di acque e verdi rive ,una volta si presentava ricoperta da un intensa foresta ,distrutta poi dall’uso che i romani fecero ,per i loro vicini cantieri navali. Oggi si rispecchiano ancora nel lago rovine d’una grandiosa sala Termale (tempio di Apollo).In circa un ora e mezzo è possibile percorrere a piedi l’intero periplo con soste nei punti di rilevanza naturalistica sulle sponde del lago. Il paesaggio dolcissimo quanto inquietante era ed è di per sé un fisico contatto con le viscere della terra ,li Virgilio vi aveva anche “trovato” il collegamento con il mondo dell’aldilà, visitare questi luoghi diviene esercizio di riflessione sul potere dell’uomo attraverso la storia ,la natura ,la cultura e i limiti nei quali si svolge l’esistenza Umana.
Land art campi flegrei è un progetto internazionale che mira a connotare il Parco dei Campi Flegrei come spazio artistico a cielo aperto. Le opere sono, generalmente, tridimensionali perché realizzate con sassi, fiori, foglie, rami, tronchi e argilla. Esse sono lasciate al ciclo vitale della natura e alla sensibilità dei visitatori.
Catalogo
A cura di Antonio Mele
Injuries_Double lecture
Nicca Iovinella
Il sangue della terra
Massimo Rossetti
Landart Brochure 2013
2006 – ramo doro - via risorgimento 2 - Bacoli
Antica cava di epoca romana per l’estrazione del tufo pietra arenaria di colore giallo paglierino tipica dell’area flegrea di origine vulcanica nota ai geologi come periodo dell’igninbrite campana 40.000 anni c.a. il sito si presenta come una grande cavea orlata da vigneto con in fondo una grotta di grandi dimensioni utilizzata come rifugio anti aerei durante le guerre del 19° secolo. Attualmente è utilizzata dai proprietari come location per eventi.” Casualmente, un giorno, impastando la terra ci si rese conto che l’impasto riusciva a legare questo tipo di pietra a pietra ,e il puteolanis pulvis ,la pozzolana, entrò nella pratica delle costruzioni. Questa scoperta diede vita alle sperimentazioni architettoniche nelle grandi ville imperiali e nobiliari di baia, arditezze tecniche e novità formali poi introdotte a Roma nei monumenti Ufficiali.
"le suggestioni che provengono dai campi flegrei,solo che si volga lo sguardo al paesaggio con le sue sinuose superfici ed i suoi vuoti e pieni da capogiro,rimandano necessariamente ad una storia non del tutto esplorata.....un luogo così suggestivo,scavato nel tufo,esaltato dalla sua luminosità,dai suoi tagli vertiginosi,ha sopratutto il significato di un percorso nella storia sommersa di un territorio......" Michele Sovente
Limniadi a cura di Melania Acamfora
Con Limniadi l'antico cratere torna a ribollire di poesia, torna con le sue ninfe a ricordare la sua potenza: con esse la natura si svela.
Il gioco degli elementi
Performance: in tuniche bianche, oltrepassando il Portale Simbolico verso una dimensione altra in cui l'invisibile si fa visibile...
A cura del gruppo di lavoro: Antonio Bossa, Elena Pandolfi, Ughetta Parisio Giordano, Luigi Montefoschi, Lumi Irimia, Manuela Vaccaro, Umberto Vocaturo, Teresa Mangiacapra e la partecipazione speciale di Cinthya Fiumanò
Paola Acampa performance
Letture e scrittura di poesie haicu, a cura di Diego Rossi.
Pilates a cura di Lucia Rondinella
Concerto per orchestra di flauti
Orchestra Consort Pergolesi a cura del M° Silvia Giorgianni
Pinocchio
Letture di Poesie a cura di Mimmo Grasso
Injuries_Double lecture a cura di Nicca Iovinella
"Non vedete voi che quello che era seme si fa erba, e da quello che era erba si fa spica, da che era spica si fa pane, da pane chilo, da chilo sangue, da questo seme, da questo embrione, da questo uomo, da questo cadavero, da questo terra, da questa pietra o altra cosa, e cossi oltre, per venire a tutte forme naturali?"
Giordano Bruno, De la causa, principio et uno